Workshop

Workshop a cura di Ivano Bolondi

WORKSHOP di FOTOGRAFIA organizzato dal PHOTOCLUB EYES B.F.I

“MAGICHE ATMOSFERE - L'IMPALPABILE, L'IMPONDERABILE E L'IMPERCETTIBILE"

a cura di IVANO BOLONDI


Le riprese fotografiche si effettueranno la Domenica 15 marzo con inizio alle ore 9.00 presso Rocca Estense a San Felice sul Panaro (MO).

Il costo del corso è di €. 60,00 (euro sessanta), lo stesso è a numero chiuso (massimo 15 partecipanti) e sarà prevalente l’ordine di iscrizione. A tutti gli iscritti in OMAGGIO il libro "ATMOSFERE SOSPESE" autografato dall'autore.

E’ richiesto il possesso di fotocamera reflex digitale o apparecchio similare, eventuale cavalletto ed una perfetta conoscenza del proprio apparecchio e della tecnica fotografica.

INFO e ISCRIZIONI: posta@fotoincontri.net


Il workshop, organizzato nell'ambito della manifestazione fotografica MAGICO 2015, costituisce un’opportunità per imparare a riconoscere gli affascinanti aspetti del mondo che ci circonda ed è indirizzato a chi desidera fare un’esperienza di lavoro sul campo e vuole valorizzare le proprie attitudini espressive. In oltre trent'anni di fotografia, Ivano Bolondi ha maturato uno stile inconfondibile che ha dimostrato, con immagini che dicono più di quel che mostrano, come la fotografia possa penetrare nei segni della realtà e svelarne i significati più segreti.

Egli ci ha mostrato le potenzialità della visione indiretta del mondo, attraverso il riflesso, la trasparenza, lo sfocato, l'ombra, il mosso, il frammento posto in relazione improbabile con il contesto. Con questa modalità creativa Bolondi ci dimostra come l'immagine, creata già allo scatto, possa registrare visioni che vanno oltre l'ordinaria percezione delle cose facendoci acquisire una visione intima della realtà.

La visione indiretta del soggetto è compiuta attraverso un mezzo occasionale, appartenente alla realtà ripresa, che attraverso gli effetti ottici ben visibili in macchina, come la riflessione, la trasparenza, la diffrazione, ecc..., presenta un aspetto trasformato delle cose.


Ivano Bolondi


Ivano Bolondi vive a Montecchio Emilia (RE), dove è nato. Ha ottenuto importanti riconoscimenti nei maggiori concorsi nazionali e internazionali. Tra le sue affermazioni più significative primeggiano il 2° Premio Internazionale Nikon Photo Contest nel 1982, il 3° Premio nel 1998 e la Menzione d’Onore nel 2000, nonché il Premio Marco Bastianelli 2006 per “Percorsi” (Miglior libro fotografico). Sue opere sono conservate presso l’Istituto di Cultura Brasile-Italia di Recife, l’Accademia Carrara di Bergamo, lo CSAC (Centro Studi Archivio Comunicazione) dell’Università di Parma, il MIM (Museum in Motion) a S. Pietro in Cerro di Piacenza e sono state pubblicate su diversi libri, monografie, riviste e testi universitari. È Direttore Artistico di “Garda Photo” e di “Arte Photo” a Cento di Ferrara. Nel 1992 la FIAF gli ha conferito l’Onorificenza AFI (Artista Fotografico Italiano) e nel 2007 il titolo di MFI (Maestro della Fotografia Italiana). Nel 2005 è stato designato Autore dell’anno FIAF. Ha al suo attivo una decina di libri fotografici, diverse decine di audiovisivi elaborati con la collaborazione della moglie Eugenia, sua costante compagna di viaggio e “segretaria di redazione” dalla memoria inossidabile.

Ivano Bolondi è un artista raffinato, un autore cui sono sufficienti pochi e semplici segni per trasmettere suggestioni, per svelare mondi sconosciuti e realtà nascoste. La sua è la fotografia del processo visivo sintetico, una fotografia dove le figure indefinite e sfuggenti, dai contorni sfumati, vengono inconsciamente interpretate dall’osservatore attraverso un iter di associazione con le immagini archetipiche che egli ha riposto nel suo subconscio. Le sue sono semplici tracce, impronte riprese con la naturalezza disarmante del fotografo che sa quale risultato vuole ottenere. Sono percezioni che prescindono dal valore intrinseco del soggetto, e concentrano tutta la loro essenza nella forma e nel gioco delle luci e delle ombre. Ivano Bolondi è un autore di classe che sa accordare la percezione con lo stato d’animo. Per lui il vedere è strettamente connesso con il sentire. Le sue immagini evocano in maniera ammirevole la sensazione del movimento nel tempo e nello spazio, ma le sue scelte estetiche sono solo parzialmente una questione di tecnica, perché sono una questione di cuore. Perché per Ivano fotografare vuol dire farsi coinvolgere ed essere capace di trasmettere le emozioni provate. Del resto non potrebbe essere differentemente, perché l’emozionalità è parte integrante del suo essere uomo.

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