Galleria FIAF – Back to the ANALOG

Mostra fotografica realizzata con sistema analogico e stampe argentiche dai soci del Photoclub Eyes. Dal 5 settembre presso la Galleria FIAF del Centro Culturale Opera – Azioni Creative in Via Montessori 39 a San Felice sul Panaro (MO). Inaugurazione Lunedì 5 Settembre ore 21.30

Elenco degli autori della mostra

BACK TO THE ANALOG

ALESSIO GOVONI
ANDREA LOMBARDI
DANIELE BARBIERI
DANIELE GARDINAZZI
DAVID MACCAFERRI
ELENA GAVIOLI
EMELINE POUVARET
FEDERICO ARDIZZONI
GIULIANO REGGIANI
LUCA CARROZZINO
LUCA MONELLI
MIRKO BARALDINI
RAFFAELE CAPASSO
ROBERTO POLETTI
SIMONA BERTARELLI
SIMONE MENGHINI
STEFANO BERTONI
VANNI MONELLI

Premiazione MAGICO 2016

PREMIAZIONE CONCORSO FOTOGRAFICO MAGICO POP 2016

La premiazione del concorso fotografico MAGICO POP 2016 si terrà nella serata di LUNEDI' 20 GIUGNO alle ore 21.15 nella sede del Photoclub Eyes BFI presso il Centro Culturale Opera in Via Montessori 39 a San Felice sul Panaro (Mo). A seguire proiezione delle opere premiate e ammesse. Informiamo che alla pagina http://www.fotoincontri.net/PhotoclubEyesBFI/magico/risultati-concorso-magico-pop-2016/ potrai trovare i risultati del concorso fotografico.

Galleria FIAF – Vorrei un tempo lento

Mostra fotografica di Raffaele Capasso

Vorrei un tempo lento lento. Questa mostra parla del tempo. Non nel senso metereologico del termine ma di quello filosofico o forse più precisamente di quello scientifico. Parla della sua importanza e della dimensione che misura il trascorrere degli eventi. La fretta "compulsiva" a cui ci siamo lasciati abituare, costringe in generale a guardare e non più ad osservare ciò che vediamo. Guardiamo con l'avidità di un collezionista di figurine, ci limitiamo al “celo-celo-manca”, scordandoci di valorizzare ciò che stiamo guardando e il momento che stiamo vivendo. Osserviamo troppo di quello che ci circonda in modo superficiale. Ecco perché nella maggior parte delle foto esposte il soggetto è riconoscibile solo osservando in modo più accurato. E' questo uno spunto per l'osservatore a fare una propria riflessione sull'importanza del tempo e della percezione che si ha di esso. Una sorta di invito al lettore ad entrare nelle colorate immagini e farsi trasportare dal lento andamento con cui le stesse, sono state composte e realizzate. Raffaele Capasso

Gita fotografica a Treviso

Domenica 17 Aprile 2016 gita fotografica di fine corso

Sono aperte le iscrizioni alla gita fotografica di fine corso che avrà come tappa la città di Treviso.

Partenza Domenica 17 Aprile alle ore 7:30 precise dalla sede del Photoclub Eyes. Il rientro alle 21 circa.

Spesa prevista totale di € 15,00 da anticipare all’atto dell’iscrizione.

Per le prenotazioni del pullman daremo la precedenza ai partecipanti del corso di fotografia, poi agli altri soci del Photoclub e poi ad eventuali accompagnatori. Per prenotare e versare la quota rivolgersi a Luca Monelli tel.3355969512 o direttamente al circolo nelle serate di Lunedì o Giovedì

Sul pullman verrà consegnata una lista di temi da seguire (non obbligatoria) ma che aiuteranno poi nella raccolta delle foto per realizzare il libro fotografico della gita.

Iscrizioni entro Lunedì 4 Aprile.

Galleria FIAF – “Aurora Florealis”

Galleria FIAF – “Aurora Florealis”

"Aurora Florealis" di Rossella Sprocatti si compone di 12 pannelli a colori.

La mostra sarà inaugurata Lunedì 21 Marzo 2016 alle ore 21,30 presso la sede del Circolo Fotografico PHOTOCLUB EYES BFI in Via Montessori, 39 a San Felice sul Panaro e rimarrà aperta fino al 1° Maggio 2016.

Workshop con Maurizio Galimberti

Workshop con Maurizio Galimberti

WORKSHOP di FOTOGRAFIA organizzato dal PHOTOCLUB EYES B.F.I

Workshop a cura di Maurizio Galimberti

Fotografare con Maurizio Galimberti tra Polaroid Impossible ... Fuji ... Instant Lab ... Leica ...

"fotografia creativa & contemporary media".

Le riprese fotografiche si effettueranno la domenica 15 marzo con inizio alle ore 9.00 presso Rocca Estense a San Felice sul Panaro (MO).
Il costo del corso è di €. 100,00 (cento/00), lo stesso è a numero chiuso (massimo 15 partecipanti) e sarà prevalente l’ordine di iscrizione.
A tutti gli iscritti in OMAGGIO una pubblicazione autografata dall'autore.
E’ richiesta una perfetta conoscenza del proprio apparecchio e della tecnica fotografica. Non è indispensabile portare un apparecchio a sviluppo istantaneo.
INFO e ISCRIZIONI: posta@fotoincontri.net

Per formalizzare l’iscrizione occorre effettuare il versamento di un acconto di € 50. Si potrà versare con le seguenti modalità:
a) Ricarica POSTEPAY intestata a Luca Monelli n° carta 4023 6006 4174 4646 (non sono ammessi pagamenti Postepay online) da effettuarsi in qualsiasi Ufficio Postale. Dopo il pagamento è necessario inviare un email a posta@fotoincontri.net con data e orario in cui si è effettuata la ricarica.
b) VAGLIA POSTALE intestato al Photoclub Eyes BFI Via Montessori, 39 – 41038 San Felice sul Panaro (Mo).

DOMENICA 10 APRILE
ORE 9:00 INIZIO WORKSHOP CON MAURIZIO GALIMBERTI (termine previsto per le ore 15.00 circa)
ORE 15:30 MAGICO POP 2016

Il grande Maestro Maurizio Galimberti interviene, anche nella forma pratica della ripresa, sul significato che il mestiere del fotografo ha assunto nell’epoca contemporanea. I punti principali che il workshop tenta di esaminare sono la fotografia istantanea e la fotografia di ritratto, cui il nome di Galimberti è legato a doppio filo. La tecnica dell’istantanea s’inserisce in una ricerca quasi ventennale, applicata a luoghi, spazi, paesaggi e orizzonti vari, tanto che Galimberti è internazionalmente riconosciuto come “instant artist”, creatore del movimento Dada polaroid stesso: la sua fotografia è stata sviluppata attraverso il tempo in una dimensione di ricerca e di scoperta del ritmo e del movimento. Analogamente il ritratto costituisce una peculiarità dello stile del grande fotografo, che ha catturato volti di cantanti, attori, gente comune.
All’interno del workshop si tenterà di capire come possiamo interpretare oggi la creatività e la progettualità e in che modo la fotografia può divenire mezzo per esprimerle e veicolarle, rendendole attuali e originali al tempo stesso.
Un’occasione unica per tutti gli appassionati di fotografia per confrontarsi con alcune delle personalità più importanti nel panorama fotografico nazionale.

Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956 e cresce a Meda. Studia da geometra e nei cantieri affina il punto di vista rigoroso con cui impressionerà il mondo.
Sin da ragazzo partecipa a numerosi concorsi fotografici, vincendoli, addirittura con nomi diversi come quello della madre o della moglie. All’inizio usa la classica pellicola analogica lavorando molto con una fotocamera ad obbiettivo rotante widelux in bianco e nero e in diapo/cibachrome, poi nel 1983 inizia la sua passione-ossessione per la Polaroid. La sceglie per il semplice motivo che non sopportava l’attesa dello sviluppo per vedere il risultato del suo scatto e anche per una eterna paura del buio della camera oscura. Si accorge inoltre che la resa dei colori con la pellicola istantanea è semplicemente magica ed inizia un lungo percorso fino ad oggi di ricerca e di sperimentazione nell’uso di questo media.
Nei primi anni novanta infatti, abbandona l’attività edilizia di famiglia e decide di dedicarsi solo alla fotografia.
Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto il testimonial ufficiale e che ha come risultato il volume POLAROID PRO ART pubblicato nel 1995, vero oggetto di culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale.
Il 1997 è l’anno che vede l’entrata nel mondo del collezionismo d’arte dei suoi mosaici di polaroid.
Nello sviluppo di questa sua peculiare tecnica hanno grande influenza il futurismo di Boccioni e il movimento cinetico esasperato di Duchamp.
Galimberti riesce in un istante a visualizzare una complessa scomposizione dell’immagine da ritrarre, matematica nel suo rigore e musicale nell’armonia d’insieme, che realizza di getto leggendo le note nella sua mente.
Con la stessa tecnica diviene conosciuto per i suoi ritratti, sempre a mosaico. Arriva nel 1999 la nomina al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. La popolarità e successo con cui vengono accolte queste inusuali rappresentazioni di volti lo portano a partecipare nel ruolo di ritrattista a numerose edizioni del Festival del Cinema di Venezia.
In particolare, nell’edizione del festival del 2003, il suo ritratto di Johnny Depp sarà la copertina del Times Magazine inglese del 27 settembre dello stesso anno.
La curiosità per la particolare tecnica da lui sviluppata ha suscitato l’interesse di numerose aziende leader in vari settori, tra le quali: Milan calcio (“Il Milan del centenario”) Fiat Auto (calendario 2006, libro “Viaggio in italia…nuova fiat 500?) Kerakoll (libro “NewYorkmatericomovimentosa”) Jaeger Lecoultre (libro “La grand maison”) Illy caffè (campagna istituzionale 2008) Nokia ( libro “telefoninotempoemozione”)Lancia Auto (ritratti alla 66a, 67a, 68a mostra del cinema di Venezia).
Nel 2005 l’incontro con i Sig.ri Fumagalli, appassionati e collezionisti di arte contemporanea, ha permesso a Galimberti di iniziare la realizzazione di importanti volumi sulle città del mondo come New York, Venezia, Berlino. Inoltre nel 2007 viene fondato l’Archivio NordEst che raccoglie, numera e cataloga le sue opere al fine di valorizzarle e di tutelarne l’autenticità, ( dal 2012 le opere sono archiviate anche da Maurizio Galimberti Instant Artist).
Nell’ottobre 2009 in occasione della riapertura di Polaroid è invitato in veste di testimonial ufficiale alla fiera della fotografia di Hong Kong , di Las Vegas e al Tribeca Film Festival, realizzando portraits performance con Lady Gaga, Chuck Close e Robert de Niro.
Nell’Aprile 2011 all’interno della prestigiosa collana di film/dvd sui grandi della fotografia Italiana, prodotta da GiArt di bologna ed editata da Contrasto,è uscito il film/dvd ” Maurizio Galimberti ”
Nell’ Aprile del 2011, IMPOSSIBLE, nuovo brand produttore di instant film , gli ha dedicato un instant film b&w denominato ” IMPOSSIBLE MAURIZIO GALIMBERTI SPECIAL EDITION”.
Galimberti è stato inoltre visiting professor alla Domus Academy, alla facolta’ di Industrial Design alla Universita’ Bicocca di Milano e, all’Istituto Italiano di fotografia di Milano.
Tiene regolarmente workshop di fotografia creativa durante i principali festival fotografici.
Realizza regolarmente performance live come quelle al CES di Las Vegas 2010 con Lady Gaga per il rilancio di Polaroid Corporation e quella TEDX di Roma 2014 con Vinton Cerf uno dei “padri di Internet” e inventore del protocollo TCP/IP, piu’ recentemente ha realizzato una performance live per Cartier Italia a Forte dei Marmi eFirenze , durante l’evento Andrea Bocelli “Celebrity Fight Night”.
Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni di fotografia.
Con GiArt di Bologna ha realizzato il progetto “PAESAGGIO ITALIA”, dal quale è stato tratto l’omonimo libro edito da Marsilio Editori SpA pubblicato nel febbraio 2013.
In occasione di EXPO Milano2015, ha pubblicato il volume “MILANO by Maurizio Galimberti”
con testi di Dario Fo, Piero Lissoni, Davide Oldani.
Con GiArt di Bologna sta realizzando un progetto sulla citta’ di Parigi.
Con GRUPPO EDITORIALE di Firenze e’ in uscita il volume dal titolo “Ritratti / AriDadaKali”, un progetto con i suoi migliori ritratti e le sue contaminazioni.



ONE DIMENSIONAL MAN – ODM#1

Lunedì 14 Marzo ore 21.30 presso la sede del Photoclub Eyes a San Felice sul Panaro (MO) Via Montessori 39

ONE DIMENSIONAL MAN – ODM#1
di Gabriele Bartoli e Renza Grossi

E’ possibile raccontare la vita umana attraverso un unico punto di vista?
Esiste una sola dimensione per l’uomo?

Per noi del Gruppo Fotografico Grandangolo BFI di Carpi, One Dimensional Man – ODM#1 è una piccola sfida.
Il primo tentativo di raccontare, attraverso 12 progetti fotografici, il lavoro di quegli artisti che hanno cercato di percorrere le varie dimensioni dell’uomo, preziosi tasselli per una riflessione collettiva sulla nostra identità.
Gli artisti scelti per O.D.M.#1 sono stati capaci di osservare l’uomo attraverso uno sguardo alternativo, che ne mettesse in risalto di volta in volta l’aspetto ironico o crudele, raccontandone l’asfissiante compressione sociale o l’annichilente solitudine esistenziale, l’ossessione estetica e il desiderio di modificare la propria identità, la trasfigurazione del passato e la continua rilettura del presente e del futuro.
Da fotografi come Evgenia Arbugaeva e Livia Corona, a Catherine Balet e Touko Hujanen, le immagini, suddivise per capitoli tematici, vogliono essere fonte di confronto e dialogo continuo, impulso per nuove meditazioni sul ruolo della fotografia e dei fotografi.

Galleria FIAF – “La foto dell’anno”

LA FOTO DELL’ANNO 2014

La mostra "La foto dell'anno Fiaf 2014" arriva alla Galleria Fiaf Presso il Centro Culturale Opera di San Felice sul Panaro (Mo), una selezione delle opere prime classificate nei vari concorsi nazionali, foto affascinanti e spettacolari in cui possiamo ammirare tecnica, passione e determinazione. Nel 2014 la FIAF ha patrocinato moltissimi concorsi fotografici e tanti autori si sono messi in gioco proponendo le proprie opere. Tra vincitori e vinti, alla fine dell'anno si tirano le somme e vengono proclamate le cinque foto finaliste che gareggiano per il titolo di "Foto dell'anno".

"La foto dell'anno Fiaf 2014" è una mostra itinerante che gira l'Italia attraverso le Gallerie Fiaf presenti sul territorio, la federazione mette a disposizione di tutti il meglio che i propri fotografi sono riusciti a produrre, dandoci modo di ammirare le fotografie degli altri, ma anche di capire quali sono le caratteristiche delle immagini che hanno ottenuto molti consensi, risultando vincenti di giuria in giuria, di concorso in concorso.

Osservare il lavoro degli altri, studiarlo e capire come si muovono gli altri autori, ci aiuta a sentire in noi lo spirito di competizione e ci fa venire voglia di metterci in gioco con le nostre foto. Solo mettendoci in prima linea possiamo davvero migliorare, sfidare i nostri limiti e superarli.

Le cinque opere finaliste che hanno gareggiato per il titolo di "Foto dell'anno 2014" sono: "A presto" di Francesco Vignati; "A scuola in Nepal" di Ivano Cheli; "Con la tua mano sinistra" di Angelo Andreoni; "Razzauti incontra Modigliani" di Fabrizio Razzauti e infine "African beach" di Marco Bartolini che è la foto vincitrice, l'immagine simbolo del 2014 targato Fiaf!

La mostra "La foto dell'anno Fiaf 2014" sarà inaugurata Lunedì 29 Febbraio 2016 alle ore 21,30 presso la sede del Circolo Fotografico PHOTOCLUB EYES BFI in Via Montessori, 39 a San Felice sul Panaro.

Galleria FIAF – EYES-365

Testo di Silvano Bicocchi

Progetto EYES-365: Detto… Fatto! Il progetto fotografico “EYES-365”, ideato e realizzato dal Photoclub EYES BFI di San Felice s/Panaro (MO), ha dell’incredibile! Sì! E’ proprio il Photoclub EYES di San Felice s/Panaro che si è distinto con i 17 Festival di “Fotoincontri” (dal 1994 al 2010, più una speciale edizione nel 2013 post-sisma) che sono rimasti nel cuore di migliaia appassionati fotografi di tutt’Italia, e con il “Magico Carnevale” che, ideato da Mario Lasalandra MFI, nel 2003 è giunto quest’anno alla sua 13° edizione ed è ancora un atteso appuntamento annuale imperdibile per il fotoamatore italiano. San Felice s/Panaro è anche la cittadina ferita a morte dal terremoto, tragicamente avvenuto nella notte del 20 e nella mattinata del 29 maggio 2012. Tutte queste esperienze vissute hanno concorso a formare un particolare immaginario collettivo nei Soci del Photoclub EYES che molto probabilmente ha concorso prima nell’ideare e poi nel trovare quell’appassionato impegno dei numerosi soci che hanno contribuito alla brillante performance di questo progetto straordinariamente innovativo. Il 06 agosto 2015 si è concluso questo progetto, avviato il 07 agosto 2014. Pensando al carattere dopolavoristico che normalmente caratterizza le Associazioni fotografiche, questa esperienza collettiva trova un suo particolare valore proprio nell’essere stata compiuta nell’ambito di un Circolo Fotografico FIAF. Ma cos’è il progetto EYES-365? Per comodità riprendiamo la spiegazione del Presidente Luca Monelli: Avete presente l’applicazione WHATSAPP? Noi del Photoclub Eyes abbiamo creato un gruppo che, con i limiti numerici dell’applicazione, è formato da 50 soci iscritti al nostro circolo fotografico. Ogni giorno nel gruppo viene lanciato un tema fotografico al quale i soci possono partecipare postando un massimo di tre immagini. Le foto devono essere “fresche di giornata” e devono essere realizzate con uno smartphone e postate nell’applicazione entro le ore 24 del giorno stesso. Sono ammesse anche le post-prodotte solo con le varie APP che si possono scaricare dagli stessi “telefonini”. Chi vince il concorso giornaliero deve poi scegliere il tema del giorno successivo, comunicandolo entro le 9 del mattino, poi sarà giudice delle foto pervenute e dovrà proclamare la foto vincitrice tra tutte quelle postate, esprimendo le motivazioni della scelta. Con questo dispositivo concettuale che lo governa EYES-365 presenta i forti tratti dell’esperienza estrema: per il quotidiano impegno richiesto per tutto un anno senza interruzioni; per il ritmo ossessivo che lo ha posto a rischio di fallimento ogni giorno; per l’urgenza in creatività fotografica nel realizzare immagini a “tema dato” ideato giorno per giorno e quindi la sensibilità culturale nel trovare quotidianamente un tema inedito e attraente. Si sa “tra il dire al fare c’è di mezzo il mare” e come in ogni ardua impresa EYES-365 ha costantemente vacillato tra il fallimento e la vittoria; se oggi ne parliamo non è perché è stato ideato ma solo perché è stato perfettamente realizzato dai partecipanti. Dato l’entusiasmo col quale i soci del Photoclub EYES hanno partecipato, riflettiamo sui termini di questo progetto per capire: i presupposti sui quali si fonda; le dinamiche di gruppo che ha posto in atto e i risultati ottenuti. I presupposti: - Lo smartphone è uno strumento completo per realizzare immagini fotografiche ed è sempre in uso della gente. - Gran parte degli appassionati fotografi pubblica frequentemente sui social le proprie immagini, promuovendo così un’individuale attività fotografica. - E’ esistente nei soci il desiderio di migliorare le proprie capacità espressive in fotografia. - E’ vivo nei soci il piacere del momento collettivo e relazionale nella condivisione e nel confronto delle proprie immagini fotografiche. Le dinamiche di gruppo poste in atto dal progetto: - Dare 365 occasioni per affermare la propria fotografia. - Educare ad affrontare un “tema dato” diverso ogni giorno. - Educare a guardare le immagini realizzate dagli altri. - Responsabilizzare a rotazione gli iscritti, nel giudizio delle immagini del giorno con la scelta dell’immagine vincitrice. - Formulare un tema inedito che sia stimolante rispetto agli altri già trattati. - Educare a partecipare ogni giorno superando le difficoltà pratiche che questo comporta e sentirsi costantemente parte attiva di un progetto collettivo. - Conoscere ogni autore partecipante: nello stile fotografico, nella perseveranza e creatività. - Conoscere il valore del faticoso costruire insieme agli altri un’esperienza fotografica concreta e sentirsi parte viva di un gruppo coeso. I risultati ottenuti: - 85 partecipanti al progetto di età più varia (dai 20 ai 60 anni), 365 diversi temi ideati, circa 20.000 foto postate nel Gruppo Whatsapp, 24 i temi vinti dal migliore autore, 62 i partecipanti con almeno una vittoria, 20 i salami mangiati per festeggiare chi aveva raggiunto le 10 vittorie. - Si è dimostrato che lo smartphone è un sistema completo di produzione di immagini fotografiche di forte capacità espressiva. - Ha posto in essere un processo creativo di gruppo che ha stimolato quello individuale con motivazioni molto innovative indotte dal media. - Il lungo esercizio della fedeltà al conseguimento di un risultato comune, ha fatto maturare un intimo sentimento d’appartenenza al gruppo che raramente viene raggiunto anche dopo anni nella vita di un Circolo fotografico. - Ha permesso ad ogni partecipante di scoprire il valore del protagonismo artistico che dall’iniziale competitività è maturato nella complicità per poi scoprire il valore del risultato corale. - Scoprire cosa si è capaci di realizzare in fotografia e di cosa sono capaci gli altri. - Comprendere il proprio valore riconoscendo il valore degli altri. E’ difficile, per chi non ha vissuto sulla pelle la traumatica esperienza di un terremoto, accettare i tratti estremi di questo progetto: l’urgenza in ogni fase, l’estenuante persistenza quotidiana del dover ideare e comprendere, la severa conseguenza del dover agire…pena il fallimento o la vittoria. Ritengo che per comprendere le ragioni dell’ideazione e il successo di EYES-365 non si possa prescindere dall’esperienza traumatica causata dal sisma. Perché la violenza di un terremoto che spacca tutto, cose e persone, inevitabilmente ti cambia dentro… nell’inconscio! Esso, in pochi secondi: trasforma in macerie monumenti, fabbriche, case; devasta i risultati materiali di una vita di lavoro e scardina senza pietà tutte le certezze acquisite in una normale vita laboriosa; trasforma il senso della realtà degli uomini che sopravvivono ad esso e cambia il metro col quale dimensionare il senso del futuro. Leggete i commenti degli autori partecipanti a progetto EYES-365 e sentirete tutta l’energia di un’umanità fresca, concretamente risorta. Non c’è traccia di quella incapacità d’innovare che troppo spesso notiamo nell’umanità rassegnata alla decadenza del nostro tempo postindustriale. Sono le immagini, le messaggere di questa umanità risvegliata che, per la rapidità del dover fare, inevitabilmente ha sollecitato profondamente ogni propria risorsa creativa. Si nota in esse il vigore di un sano desiderio individuale, nel presentare agli altri la propria foto, che Whatsapp ha trasformato in vera energia collettiva. Si è assistito a un processo coinvolgente dove rapidamente la foto individuale è diventata stimolo alla creatività fotografica collettiva! Quanti ghiacci interiori sono stati rotti nel dare evidenza anche a sentimenti nascosti, con temi sempre più intriganti e un linguaggio iconico che si è fatto via via sempre più confidenziale e capace di mostrare l’indicibile. Nelle immagini si legge il passare delle stagioni e i segni delle diverse generazioni d’appartenenza dell’autore. Questi elementi universali sono diventati via via lo sfondo di questo processo creativo di gruppo e con la loro autorità morale hanno mantenuto il contesto nell’ambito della pubblica espressione artistica che con la sua alta Aura ha arginato i sempre possibili sbandamenti nella negativa volgarità. Nelle immagini si legge un rapporto di genere, tra maschile e femminile, fortemente innovativo che consapevolmente ha aperto reciprocamente nuovi sguardi, con ironia, trasgressione e una viva volontà di incedere oltre lo stereotipo. Le immagini colpiscono per l’ampiezza del gusto verso il fotografico, con l’uso del mosso, lo sfuocato, il B/N, i nuovi profili colore e la ricerca continua dell’improbabile rinunciando consapevolmente alla ripetizione e all’imitazione. Infine il consapevole e diffuso comporre immagini con le figure retoriche della metafora, la similitudine, l’ossimoro, la metonimia, ecc., denota il raffinato e profondo percorso culturale in atto tra i soci del Photoclub EYES. Concludendo, ritengo che il valore del progetto EYES-365 sia da misurarsi nello stesso modo col quale si considera l’opera di un autore maturo, tenendo conto che qui prevale il collettivo. Il collettivo diventa potente e intrigante quando, come in questo caso, è orientato in un percorso virtuoso. Nel seguire il compiersi di un progetto collettivo si assiste con emozione all’espressione di un’ampia gamma di sentimenti sempre più intimi, dovuti ad un continuo esercizio di profondità che foto dopo foto tocca sorprendentemente le verità della vita. Silvano Bicocchi Direttore del Dipartimento Cultura FIAF 09/12/2015